IL RUMORE DEGLI AQUILONI

MuVi e the Worrybeads 
presentano

Il Rumore degli Aquiloni

di e con Kyo e Anna Musella
Costumi: Marina Murolo. Video: Dagon Lorai – Foto: Libera Carelli.
Ringraziamenti a: Barbara Nespolino e Ida De Vincenzo.

Atto unico.
Non giudicare sarebbe prerogativa di incalcolabile valore e, frenare i propri giudizi di fronte a dolori incomprensibili, dovrebbe essere legge.
Cosa si nasconde dietro quella che viene definita la follia mostruosa della normalità e cosa c’è dietro lo sguardo di una madre assassina?
Semplicemente una vita come tutte le altre ma incrinata da una sofferenza sibilante, stridula e acuta. Qualcosa che si nutre del silenzio, che si ingigantisce nella muta indifferenza di familiari e istituzioni. C’è il diritto alla famiglia ma anche la scelta, altrettanto valida, di non essere affatto genitori e, in entrambi i casi, non vi è alcuna svalutazione sociale.
Non si è madre (né padre) per vocazione e non esiste nessuna grande certezza. Non si dovrebbe aver paura delle proprie debolezze e parlarne potrebbe fare in modo che il dolore non diventi così enorme da riemergere al di fuori di noi, nelle sembianze di colui che stiamo accudendo.
Dovremmo parlare e ammettere la verità sacrosanta di essere fragili e tremendamente impacciati di fronte ad una cosa totalmente nuova come potrebbe essere la nascita di un figlio. Perché non vi è raptus, non c’è un folle gesto improvviso ma un gesto malsano che matura tanto lentamente quanto inesorabilmente.
Un prima e un dopo irreversibili e la protagonista, appassionata di arte, di Hannah Höch, di Francesca Woodman e Sophie Calle, tiene un diario di immagini e collage, piccole frasi, un self-imaging che sta per pubblicare ma…

IL RUMORE DEGLI AQUILONI - Ph: Libera Carelli