I Chakra.

Tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle.
Tutti gli elementi dall’idrogeno all’uranio sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioè queste stelle molto più grosse del Sole che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultano di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno.
Per cui noi siamo veramente figli delle stelle.

Margherita Hack (astrofisica)

Libro fondamentale: Anodea Judith Il Libro dei chakra. Il sistema dei chakra e la psicologia.

 

Le scienze orientali hanno considerato un sistema energetico alla base della salute e del benessere dell’uomo, sviluppando sistemi di medici- na e di guarigione basati su di una rete di canali che corrono lungo il corpo umano e attraverso i quali scorre l’energia vitale: queste reti energetiche assomigliano ad un circuito elettrico e funzionano proprio come tale.

Nella tradizione Kundalini Yoga (Kundal in sanscrito significa “il ricciolo dell’amato” e si rifà alla rappresentazione grafica dell’energia Kundalini – un serpente arrotolato tre volte su se stesso che giace dormiente alla base della colonna vertebrale – mentre ini è la connotazione femminile di tale energia. Il Kundalini yoga si ripromette di lavorare su questa energia che, se opportunamente risvegliata e guidata, può donare all’uomo la piena realizzazione), il corpo è visto attraversato da innumerevoli canali trasportatori di energia: le Nadi.

Nadi in sanscrito significa canale, vena, sistema di collegamento. Sono una serie di canali energetici attraverso cui scorre il Prana, l’energia primordiale e vitale che costituisce l’intero Universo e che è alla base della nostra esistenza. E’ da sempre conosciuta in tutte le ci- viltà fin dall’antichità; questa energia vitale viene chiamata Chi o Ki o Qi dai cinesi e dai giapponesi, Ka dagli antichi egizi, Pneuma dai Galli, Baraka dai Sufis, Spirito Santo dai Cristiani, Wakan dagli Indiani Sioux, Fluido Vitale dagli Alchimisti, Energia Bioplasmica dai russi, Forza Guaritrice della Natura da Ippocrate, Jesod dai cabalisti ebrei e così via.

Le Nadi di ogni corpo energetico si collegano a quelle del corpo suc- cessivo, creando così un legame intimo e uno scambio efficiente tra tutti i vari corpi sottili. Le Nadi hanno punti focali nei piedi, nelle amni, nelle giunture, nel bacino, nell’addome, nel petto, nel viso e nel corpo. Il nome sanscrito di questi centri focali di energia è, appunto, Chakra che significa centro, ruota, la cui funzione principale è lo scambio energetico con l’ambiente circostante. Servono da serbatoio per l’energia portata dalle Nadi e hanno lo scopo di trasformare questa energia nelle frequenze adatte al buon funzionamento e allo sviluppo del corpo fisico e dei corpi sottili.

Una volta assorbita dal chakra, l’energia Cosmica viene incanalata al più vicino centro nervoso che la metabolizza e la rende utilizzabile dal corpo. Se un Chakra non funziona in modo corretto, l’entrata dell’energia risulta alterata e questo, alla lunga, crea problemi poiché l’organo nutrito da quel chakra ne risentirà in modo negativo.

Sushumna, corrispondente alla colonna vertebrale, insieme agli altri due canali Ida e Pingala che passano attraverso le narici e si incrociano sopra e sotto ogni chakra, costituiscono le Nadi principali.
Pingala è il canale di destra che porta un’energia solare, riscaldante, maschile. Ida è il canale di sinistra e porta un’energia lunare, rinfrescante, fem- minile.
Questi due canali si uniscono alla base della colonna vertebrale e risalgono insieme lungo quello centrale: i due grandi flussi di energia, maschile e femminile, fondendosi alla base della colonna, attivano l’energia latente evolutiva dell’uomo, la Kundalini, che risvegliata sale e impregna della sua forza tutti i punti focali, i chakra.

L’energia vitale è attivata da un buon flusso di Prana, di respirazione. Il Pranayama è, quindi, la tecnica di respiro consapevole.
Nella sequenza dei chakra si riproduce la storia evolutiva dell’uomo, a partire dalla trasformazione iniziale della materia primordiale inconscia (Kundalini), fino ad arrivare alla coscienza pura (Samadhi) attraverso trasformazioni continue e progressive. Partendo da Muladhara, il chakra più basso, l’energia ancestrale qui racchiusa, viene assimilata ed elaborata, trasformata attraverso il percorso dei vari chakra, in un cammino cosciente tramite tappe evolutive ben precise.

Quando un chakra è attivo ruota in senso orario e più intensa è la rotazione maggiore è l’energia vitale in quel chakra; viceversa, un’inversione del senso di rotazione (anti-orario) denota un forte squilibrio. Ogni chakra, ad eccezione del primo e del settimo, ha una parte sia anteriore che posteriore che, spesso, possono essere attivi in modo di- verso.

I Chakra principali e quelli, di conseguenza, più conosciuti sono sette: i primi tre sono legati all’energia tellurica, della terra mentre i tre superiori sono strettamente in relazione alle energie cosmiche trascendentali. Il quarto chakra, definito di mediazione tra quelli inferiori e superiori, rappresenta la chiave di lettura del funzionamento della nostra rete energetica.

Chakra della Radice / il Primo Chakra Muladhara.

chakra_1__130x130_.jpg

E’ posizionato alla base della colonna vertebrale, in fondo al coccige, al centro del perineo, tra l’ano e i genitali, ed è associato al colore rosso.
Rappresenta la stabilità, l’istinto di sopravvivenza e la connessione con il mondo fisico e con “Madre Terra”.

Quando questo Chakra è bloccato o debole, si possono manifestare problemi a livello economico e più in generale, legati alla sfera professionale; ad esempio, potrebbe succedere di ritrovarsi incastrati a fare un lavoro che si detesta o che non da soddisfazione né a livello personale né a livello economico (tenendo presente che in quest’epoca storica il denaro è un simbolo di sopravvivenza e di sicurezza, aspetti dell’esistenza governati da questo Chakra).

Il blocco del primo Chakra si manifesta a livello fisico con una costante sensazione di stanchezza e spossatezza generale, con l’affaticamento surrenale, causato da eccessivo stress, da disturbi alimentari e dolori alle ossa.

Affermazione per sbloccarlo e bilanciarlo nuovamente: ”Io sono abbastanza. Io sono tutto. La mia essenza è di luce divina. Mi sento protetto/a e al sicuro in me”.
Se il primo chakra non funziona, saremo intrappolati senza speranza ad un livello mondano dell’esistenza, evitando e avendo sempre a che fare con lo stesso problema di consolidare il livello del terreno da cui tutto il resto cresce. Il terreno deve essere intatto ma il radicamento è un processo lento e cumulativo e in un work in progress continuo. E’ da qui che iniziamo anche se ci viene, da subito, insegnato che dobbiamo controllare la nostra parte fisica attraverso la mente, considerata mille volte superiore. Ma non è così, il corpo ha una sua intelligenza ancora tutta da scoprire e che bisognerebbe riconoscere semplicemente ascoltandolo dal di dentro. Il corpo come macchina, facilmente manipolabile.

Alcune religioni poi, descrivono il fisico come qualcosa di abominevole, come la radice di tutti i mali, mentre altre ci dicono che è soltanto un’illusione. La pratica medica lo spezzetta, lo considera in parti dissociate tra loro e dallo spirito che vi abita dentro. Anche gli psicoterapisti, in generale, ignorano completamente il ruolo del corpo nella salute mentale. Fino all’università ci costringono seduti proseguendo, poi, con lavori estremamente sedentari. Da questa poca considerazione del nostro corpo/habitat deriva la completa mancanza di rispetto verso l’habitat più grande della Terra sulla quale viviamo. Quindi, purtroppo, l’associazione che ne deriva è: danneggiare il corpo è uguale a danneggiare anche il corpo della terra in quanto mancheranno gli strumenti per andare al di là del mio corpo passando, però, dal di dentro. Tutto poggia sulla terra, tutto quello che facciamo è sulla terra. Per il nostro spirito, di conseguenza, la terra è costituita dal nostro corpo che ne costituisce le fondamenta e la casa. Mettersi in contatto col corpo significa collegarsi con la terra, avere radici nella realtà biologica dell’esistenza.

Chakra Sacrale / il Secondo Chakra Svadhisthana.

chakra_2__130x130_.jpg

Il secondo Chakra è situato nella parte inferiore dell’addome, appena sotto l’ombelico.
Il colore associato al secondo Chakra è l’arancione.
Questo Chakra influenza la tua capacità di sentirti connesso con le altre persone e di aprirti a nuove esperienze.

Quando il Chakra Sacrale è bloccato o debole, si manifestato problemi legati alla sessualità e alla libido.
Non ti sentirai dunque sexy e attraente, avrai difficoltà ad instaurare relazioni profonde e passionali e finirai sempre per attirare partner sbagliati e non compatibili con te.
I sensi non vanno, per questo, isolati o non considerati perché fanno parte integrante di questa vita terrena. Sono il collegamento essenziale tra il mondo esterno e quello interno. Solo attraverso i sensi trascendiamo l’isolamento e ci mettiamo in contatto con una sfera più ampia. L’esperienza dei sensi è allo tesso tempo fisica, emotiva e spirituale.
I sensi, come il linguaggio delle emozioni, costituiscono la base dei nostri valori. Il modo in cui percepiamo una cosa e la sensazione che essa ci suscita sono i mezzi con cui determiniamo un valore. senza un collegamento sensibile con quello che ci circonda, perdiamo il nostro senso dei valori e delle differenziazioni.
Dobbiamo allontanarci dal credere comune che la maturità sia uguale alla capacità di negare e negarsi il piacere perché diventeremo rigidi e questo tipo di rigidità, però, sarà fragile e friabile. A causa della sua fragilità, un sistema rigido ha bisogno di essere difeso strenuamente e il risultato di quella difesa sarà uno stato di chiusura che non va bene.Affermazione per sbloccarlo e bilanciarlo nuovamente: “Sono forte e bilanciato/a. La mia energia risplende e mi piace vivere una vita sana e piena di passione“.
Purtroppo, la passione (anche intesa dal punto di vista sessuale) è allo stesso tempo rifiutata e magnificata. Basti pensare ai lavori “diversi” e a ”artistici” considerati alla stregua di sogni giovanili, perdite di tempo a scapito di lavori ben più ordinari, accettabili e, di conseguenza, più “sicuri”. Siamo pieni di immagini sessuali ma è davvero molto raro trovare qualcuno che non abbia problemi e ferite in questo ambito generando un ottundimento emotivo che è anche idealmente approvato come comportamento pubblico.
“Un fatto, però, è come un sacco vuoto, non si regge. Perché si regga, bisogna prima farci entrare dentro la ragione ed i sentimenti che lo hanno determinato”. (L.Pirandello, “Sei personaggi in cerca d’autore”).
Va da sé che tutto quello che ci circonda lo si vive attraverso l’intuizione, intesa come “percezione delle possibilità contenute in quella situazione” e con la funzione sentimento o il sentire, cioè l’attribuzione di valore da cui, poi, scaturisce un’accettazione o un rifiuto. In qualunque caso, tutto ciò, risulta esser un processo soggettivo e indipendente dallo stimolo esterno, anche se associato ad ogni percezione sensoriale e, in senso più largo, ad ogni sensazione. “Quanto più concreto è il sentire, tanto più soggettivo e personale è il valore da esso conferito” diceva Jung. Ciò nonostante, la funzione del sentire è considerata inferiore nella nostra cultura, associata allo stato, altrettanto inferiore, delle donne.

Senza passione, però, non c’è vitalità né creatività. Non c’è potere né volontà e le nostre vite sfumano smorzate dietro la routine quotidiana perché senza i nostri sensi siamo addormentati e il nostro comportamento diventa letteralmente privo di senso invece che sensato.

Occorre, perciò, reclamare il nostro diritto di sentire, di avere bisogno, di essere vulnerabili lasciando andare l’armatura che ci separa dal mondo. Solo così potremmo onorare degnamente il nostro secondo chakra come una parte eccitante e necessaria del nostro viaggio.

Chakra del Plesso Solare / il Terzo Chakra Manipura.

chakra_3__130x130_.jpg

Il colore associato al terzo Chakra è il giallo ed è situato nella parte superiore dell’addome, al centro del torace.
E’ il Chakra che rappresenta il tuo Potere Personale.
Se soffri di scarsa autostima e fiducia in te stesso, se ti preoccupi costantemente di ciò che gli altri pensano di te, e se ti senti spesso una vittima impotente, molto probabilmente il tuo terzo Chakra è bloccato.

Un disequilibrio a livello del terzo Chakra si manifesta fisicamente con frequenti disturbi allo stomaco.
Affermazione per sbloccarlo e bilanciarlo nuovamente: “Sono in pieno possesso del mio potere personale e mi accetto così come sono. Accetto ogni mia forza e debolezza, mi accetto e mi apprezzo per tutto ciò che sono”.

Con il terzo chakra noi reclamiamo il nostro diritto di agire, di avere forza e potere ma come si fa ad ottenere questo senza la dualità che ci contraddistingue? Il modello generale di potere che esiste nel mondo può essere descritto come “potere su”, basato sulla lotta e sull’opposizione tra dualismi, in cui infine una parte vince su un’altra. Il potere si ottiene con la violenza, coi fucili, con il denaro o con il sesso e la nostra cultura è fortemente ossessionata da tutto questo. Più grande poi è il regno, più grande sarà il potere. Tutto questo cade anche nel mondo interiore dove la lotta prosegue ritenendo, ad esempio, che la forza si ottenga combattendo le nostre parti inferiori con l’energia delle nostre parti superiori. Ci viene chiesto di far prevalere la mente sulla materia, di mettere alla prova la nostra forza dominante dominando i nostri istinti fondamentali. Se perdiamo, il senso di impotenza diventa gigante ma la vittoria di una parte sull’altra non conduce affatto all’unità ma solamente ad un’ulteriore frammentazione.

Un terzo chakra in buona salute ci fa affrontare la vita con entusiasmo e con un bel potere personale che ci dà la speranza di poter rendere possibili le cose per noi stessi e con questo atteggiamento positivo non temiamo di avventurarci verso l’ignoto, di correre dei rischi o di commettere degli errori. Quando il nostro campo energetico è forte, gli ostacoli non ci gettano a terra. Quando veniamo sfidati non perdiamo la nostra direzione, ma andiamo avanti con forza e volontà. Traiamo piacere dall’impegnarci in attività, nell’affrontare le sfide e nell’essere alle prese col mondo.

Tutto questo dopo una necessaria e adeguata autonomia che è un traguardo necessario di questo terzo chakra. L’autonomia è essenziale per la responsabilità personale perché, se non siamo in gradi di vederci come esseri separati, non possiamo assumerci la responsabilità delle nostre azioni. Ci costringeremo alla passività demandando e colpevolizzando gli altri per la nostra mancanza di movimento e decisione. Incolpando qualcun altro non possiamo fare altro che aspettare che quello cambi e potremmo attendere per sempre.

Il terzo chakra ha in sè, quindi, l’energia del movimento che ci spinge ad andare avanti, a ricercare, a formarci come individui a sé stanti.

Un’energia che ha la sua naturale espressione nell’attività.

Chakra del Cuore / il Quarto Chakra Anahata.

chakra_4__130x130_.jpg

Il colore del quarto Chakra è il verde smeraldo ed é situato all’altezza del cuore.
Questo Chakra influenza la tua capacità di amare e di lasciarti amare dagli altri.

Se hai problemi ad aprirti agli altri, se tendi a essere troppo appiccicoso e bisognoso di continue attenzioni da parte di chi hai accanto, e se non riesci ad accettare stesso, è molto probabile che la tua energia interiore sta trovando un ostacolo all’altezza del Chakra del Cuore e non riesce a fluire liberamente.

A livello fisico, un blocco del quarto Chakra, comporta problemi cardiaci, allergie e asma.
Affermazione per sbloccarlo e bilanciarlo nuovamente: “L’amore è la risposta ad ogni cosa nella vita. Ricevo e dono amore incondizionatamente e senza sforzo. Io sono amore puro”.

Chakra della Gola / il Quinto Chakra Visuddha.

chakra_5__130x130_.jpg

Come lascia intendere il suo nome, questo Chakra è situato all’altezza della gola e il colore a lui associato è l’azzurro turchese.

Il quinto Chakra è associato alla capacità di comunicare e di esprimersi al meglio. Comprendi che questo Chackra è bloccato o debole quando riscontri delle difficoltà a esprimere la tua opinione e manifestare le tue esigenze.

I sintomi a livello fisico sono frequenti mal di gola, problemi di sinusite o problemi frequenti ai denti.
Affermazione per sbloccarlo e bilanciarlo nuovamente: “Io scelgo pensieri positivi e di luce. Mi esprimo con sincerità e chiarezza. Imparo e cresco in condivisione con gli altri”.

Chakra del Terzo Occhio / il Sesto Chakra Ajna.

chakra_6__130x130_.jpg

Il colore associato al sesto Chakra è l’indaco ed è il Chakra responsabile dell’ intuizione che ti guida attraverso il tuo percorso di vita; è posizionato in mezzo alla fronte, esattamente tra le sopracciglia.
Questo Chakra rappresenta la bussola che ti indica la direzione giusta da seguire per trovare lo scopo della tua vita.
Se ti senti perso e privo di una direzione da seguire, se ti chiedi spesso cosa ci fai in questo mondo e non trovi il senso della tua esistenza e della tua nascita, significa a il tuo Chakra del Terzo Occhio è bloccato.
A livello fisico, uno squilibrio del sesto Chakra si manifesta con problemi di sinusite e frequenti mal di testa.
Affermazione per sbloccarlo e bilanciarlo nuovamente: “La profonda saggezza divina è dentro di me e mi connetto facilmente ad essa. Per me è facile capire il vero significato di ciò che mi accade e faccio le scelte giuste per me”.

Chakra della Corona / il settimo Chakra Sahasrara.

chakra_7__130x130_.jpg

Il colore di questo Chakra è il viola intenso ed è situato alla sommità della testa.
Il settimo Chakra influenza la tua spiritualità e il tuo senso di connessione con il divino.

Il Chakra della Corono è bloccato quando ti senti profondamente solo e privo di protezione divina.
A livello fisico il blocco del settimo Chakra determina il cattivo funzionamento del sistema nervoso e delle funzioni cerebrali, con conseguenti mal di testa e problemi neurologici.

Affermazione per sbloccarlo e bilanciarlo nuovamente: “Io sono tutto, sono in completa armonia con l’energia del divino. Lascio andare e mi fido della vita”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *