Lo Yoga e la Danza Aerea contro l’Osteoporosi.

L’attività sportiva ha in sé moltissimi pregi tra i quali c’è da annoverare, sicuramente, la possibilità di avere uno scheletro forte.

Lo sport e, in particolare, lo Yoga e la Danza Aerea, contribuiscono ad allontanare il rischio di fratture e aiutano a prevenire l’osteoporosi.

L’osteoporosi è una malattia sistemica caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un’alterazione della microarchitettura del tessuto scheletrico, che diventa più fragile e più esposto ad un rischio di fratture spontanee o per traumi di lieve entità. La frattura si realizza quando il carico che grava sull’osso supera la sua capacità di resistenza. Le sedi più frequenti di fratture da fragilità sono il corpo vertebrale (soprattutto a livello della colonna dorso-lombare), il femore (a livello del collo o del trocantere) e l’estremo distale del radio (fratture di Colles) – Fondazione Veronesi.

In Italia la malattia colpisce circa 5.000.000 di persone, di cui oltre l’80% sono donne in post-menopausa quando direttamente la malattia è direttamente innescata e sostenuta da una carenza di estrogeni (la causa può essere anche senile, se associata ai processi di invecchiamento).

La produzione di estrogeno, l’ormone che protegge dalla perdita di massa ossea, scende bruscamente con la menopausa.

Che cosa possono fare lo Yoga e la Danza Aerea nello specifico?

Sono attività che includono torsioni e spirali e, di conseguenza, favoriscono l’opposizione di un gruppo di muscoli contro un altro. Questa opposizione genera una forza che stimola fisicamente gli osteoblasti, le cellule creatrici delle ossa che vivono inizialmente all’esterno dell’osso e diventano poi osteociti, cellule che si incorporano nelle ossa. Creiamo letteralmente un nuovo strato osseo. In più, la Danza Aerea, lavorando anche a testa in giù, sulle sospensioni e sul distacco dal suolo favorisce, in assenza di peso, l’allungamento delle vertebre.

Secondo la Fondazione Veronesi “è  possibile attuare la prevenzione dell’osteoporosi fin dalla giovane età. L’obiettivo è quello di massimizzare il picco di massa ossea, ovvero la quantità di tessuto minerale osseo presente alla fine della maturazione fisica, un momento che nelle ragazze si raggiunge tra i 16 e i 18 anni e nei maschi tra i 20 e i 22 anni. Da questo momento in poi la densità e la dimensione delle ossa non aumentano più e si mantengono costanti per tutta l’età adulta”. 

La dott.ssa Loren Fishman, fisiatra della Columbia University specializzata in medicina della riabilitazione che ha studiato con B.K.S. Yengar, afferma che “lo Yoga può compensare gli effetti ormonali dell’età”. Lo Yoga e la Danza Aerea migliorano l’equilibrio fisico e la flessibilità, quindi, avremo meno possibilità di cadere e più probabilità di utilizzare la nostra nuova acquisita agilità per fermarci meglio e in tempo, qualora cominciassimo a cadere.

Qualunque sia la nostra attività fisica, la calma e la costanza alla lunga apporteranno forza. La forza aumenta via via che aumentiamo la nostra capacità di mantenere ogni posizione per più tempo possibile senza scomodità o disagio. Lo scopo sarà quello di mantenere ciascuna posizione per un tempo tra i 12 e i 72 secondi, quando possibile, perché questo è l’arco necessario a stimolare gli osteociti.

Per ottenere un risultato ancora migliore, occorre aggiungere un poco di fitness cardio-vascolare (come salto, corsa, camminata, ballo, aerobica) in quanto l’impatto dei piedi a terra si irradia in tutto il corpo dal basso verso l’alto. Quando si corre, si salta, l’osso sopporta una pressione che manda un messaggio agli osteoblasti netto e preciso: “Dobbiamo rinforzare queste ossa!”.

Yoga Journal – settembre 2018.

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